LE GROTTE

Lungo le coste del Capo di Leuca si possono trovare:
> a ponente, sul versante jonico: arenili che si alternano a scogli bassi e ad ampie distese di spiaggia sabbiosa;
> a levante, sul versante adriatico: scogliere alte e frastagliate che scendono a picco nel mare Adriatico

    Inoltre il litorale sud salentino è caratterizzato dalla presenza di circa 30 grotte carsiche dai nomi singolari.

    Grotte di ponente
    sul Mare Jonio

    Grotta Porcinara
    è sicuramente la grotta più conosciuta tra quelle del Capo di Leuca, situata sul versante est di Punta Ristola, sul pendio di una scarpata, a 20 mt sul livello del mare. Vi si può sia via mare che da terra, attraverso un sentiero che parte dalla strada litoranea subito dopo il ponte dello “scalo di Castrignano”. La grotta fu oggetto di scavi effettuati negli anni 70 dall’Istituto di Archeologia dell’Università di Lecce, poichè le pareti interne della grotta sono ricche di testimonianze epigrafiche ed iscrizioni in messapico. Le ricerche archeologiche (esame di monete, di iscrizioni frammenti di ossa e di vasi recuperati nei pressi della grotta) hanno infatti dimostrato che la grotta un tempo era luogo di culto e devozione di molte divinità pagane, dal VII sec a.C. al II sec. d.C., tra cui Zeus, che coinvolgeva non solo la popolazione autoctona ma anche naviganti e commercianti che si fermavano a Leuca quale tappa di approdo obbligatoria. Punta Ristola e grotta Porcinara per molti secoli hanno assolto alla funzione di Santuario messapico, greco e latino. Insieme a punta Meliso, altra grande area sacra, hanno reso Leuca una grande area di culto prima pagana e poi cristiana

    Grotta del Diavolo
    è situata su Punta Ristola a circa 150 mt dalla grotta Porcinara ed è accessibile sia dal mare che da terra. Deve il suo nome alla leggenda popolare per cui si sentivano provenire dal suo interno dei cupi rimbombi che venivano attribuiti ai personaggi demoniaci. Recenti ricerche hanno ritrovato una serie di utensili, armi, ceramiche, larve di molluschi risalenti al Neolitico

    Grotta del Presepe
    è chiamata così per le sue somiglianze con la Natività, la mangiatoia ove fu deposto Gesù alla sua nascita; è formata da una serie di archi, che possono essere oltrepassati solo quando il mare è calmo, ed è caratterizzata da sculture calcaree con formazioni stalattitiche

    Grotta delle Tre Porte
    è costituita da 3 grandi aperture da cui si accede in un’immensa cavità. Sulla parete nord, c’è un cunicolo di circa 30 mt che porta alla Grotta del Bambino

    Grotta del Bambino
    è una grotta di eccezionale valore naturalistico, con stalattiti e stalagmiti, e in cui furono rinvenuti resti di un elefante, di un rinoceronte e un dente umano risalenti all’età dell'Uomo di Neandertal. Vi si accede dalla grotta delle Tre Porte

    Grotta dei Giganti
    il suo nome deriva dalla presenza di ossa e denti di pachidermi, anche se la leggenda vuole che il suo nome sia riconducibile ai cadaveri sepolti dei giganti uccisi da Ercole. Archeologicamente è una delle grotte del Capo di Leuca più interessanti, perché sono stati rilevati giacimenti della civiltà musteriana, civiltà preistorica del paleolitico medio. Da essa sono stati estratti frammenti di ossa umane, di un vasetto di vetro, di cocci bizantini e 5 monete bizantine di bronzo datate circa 913-921 d.C

    Grotta della Stalla
    composta da 2 cavità, un tempo serviva da rifugio ai pescatori per ripararsi dalle burrasche

    Grotta del Drago
    è così chiamata per la sua somiglianza con uno scoglio affiorante che somiglia alla testa di un drago

    Grotta del Fiume
    si può accedere a questa grotta solo quando il mare è calmo; è caratterizzata dai resti di un’attività carsica che ha lasciato un rigagnolo d’acqua dolce che si perde nel mare

    Grotte di levante
    sul Mare Adriatico

    Grotte Cazzafri
    il nome è di origine greca e significa casa di spuma, dalla schiuma che le onde producono infrangendosi sulle sue rocce. Ricca di stalattiti.

    Grotta del Morigio
    si trova al di sotto del punto ove la Cascata Monumentale dell’Acquedotto Pugliese si riversa a mare. La tradizione narra che i Mori vi si fermarono prima di attaccare e distruggere Leuca. E’ una grotta nascosta che ha un difficile accesso sia dal mare che da terra. Per questo è anche chiamata grotta degli innamorati perché è spesso frequentata da coppie.

    Grotta del Ciolo
    chiamata anche Bocca di Pozzo o Grotta Grande del Ciolo, si trova sotto Ponte Ciolo, che unisce le due sponde di una insenatura, il cui nome deriva dal termine dialettale ciola che significa corvo nero. E' importante da un punto di vista paleontologico per la presenza di un giacimento del periodo storico del Pleistocene.

    Grotta di Terradico
    detta anche Orecchi di Terradico o Grotta degli Indiani, è famosa per la sua forma triangolare. In realtà non è una singola grotta, ma è composta da un complesso di 3 cavità di varia grandezza. 

    Grotta di Ortocupo 
    è una grotta semisommersa e vi si può accedere per via sottomarina. La parte più interna è anche conosciuta come Grotta del Soffio per degli spruzzi d’acqua: in questo punto convergono acqua salata e acqua dolce. 

    Grotta delle Vore 
    composto da 2 grotte di diversa grandezza, in cui, a mare calmo, si può accedere per oltre 60 metri. Il nome deriva dal termine dialettale vora, che significa foro; infatti è caratterizzata da un foro sito nella parte superiore della volta, a circa 50 metri di altezza.